Flex for Industry 4.0 / Vantaggi e Agevolazioni

La soluzione FLEX for Industry 4.0 di Tecnest permette di:

  • Raccogliere i dati di produzione in tempo reale da macchine, persone e sistemi e tenere sotto controllo la produzione e l'avanzamento degli ordini in tempo reale
  • Veicolare in tempo reale e via web dati, informazioni e messaggi tra prodotti, macchine e persone attraverso tecnologia IoT e strumenti di Collaborative Manufacturing
  • Ottenere un universo di dati e informazioni completo e integrato
  • Migliorare la presa di decisione grazie all'elaborazione e analisi di tutti i dati raccolti  tramite funzionalità di analytics e dashboard role-based
  • Migliorare le performance produttive (diminuzione scarti, diminuzione dei tempi setup, riduzione del lead time, …)
  • Completare e potenziare le soluzioni di Advanced Planning & Scheduling e di Manufacturing Execution System di Tecnest, abilitandole ai nuovi paradigmi dell’Industry 4.0.

Immagine di fabbrica con operai che utilizzano la Smart Factory Console di FLEX for Industry 4.0


Tutti i vantaggi degli incentivi statali per l'Industria 4.0

Le soluzioni FLEX for Industry 4.0 rientrano tra le soluzioni software per l’Industria 4.0 e possono pertanto beneficiare degli incentivi statali del Piano Industria 4.0 varato dal Ministero dell’Industria quali:

incentivi statali industria 4.0

  • Il super ammortamento al 140% del valore del software (se abbinato all’acquisto di beni strumentali che godono a loro volta del iper-ammortamento al 250% del loro valore)
  • Il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo che permette di abbattere i costi relativi a un progetto di implementazione delle soluzioni informatiche e organizzative di Tecnest per ottimizzare i processi di produzione in ottica Industria 4.0.

 

Richiesta informazioni



CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate

Flex for Industry 4.0 / Caratteristiche

FLEX for Industry 4.0 presenta nuove applicazioni web e smart con funzionalità di Collaborative Manufacturing e tecnologie IoT per ottimizzare i processi di produzione e mettere in comunicazione sistemi, macchine e persone all'interno della fabbrica intelligente.


Smart Factory Console

La nuova Smart Factory Console di FLEX for Industry 4.0 è la soluzione web e role-based per la raccolta dati, il controllo e l’avanzamento della produzione e per la gestione e l’analisi delle informazioni e dei dati raccolti da macchine, persone e prodotti interconnessi all’interno della fabbrica 4.0.

Oltre all’interfaccia grafica role-based, semplice e intuitiva studiata per rendere più semplice e immediato l’utilizzo anche da parte degli utenti meno esperti, la Smart Factory Console si caratterizza per un’estrema rapidità di esecuzione e robustezza del sistema e per un insieme di funzionalità compliant con i paradigmi dell’Industry 4.0.

Smart Factory Console di Flex for Industry 4.0

La Smart Factory Console funge da snodo di smistamento delle informazioni raccolte da macchine e operatori verso le diverse soluzioni applicative di Tecnest per la fabbrica.

Tutte le informazioni ed i dati raccolti si integrano infatti con quelli gestiti dalle applicazioni APS, MES e OPM di Tecnest all’interno dell’ecosistema FLEX for Industry 4.0. In questo modo è possibile ottenere un universo di dati e informazioni completo e integrato che possono essere elaborati e analizzati grazie alle funzionalità di analytics e alle dashboard role-based messe a disposizione dal sistema.


Social & Collaborative Manufacturing

In conformità con i principi dello Human-centered manufacturing, sono state studiate nuove funzionalità di Social & Collaborative Manufacturing per mettere in relazione in tempo reale le diverse figure aziendali coinvolte nei processi di produzione e per pubblicare o consultare informazioni e dati resi disponibili da persone, macchine o oggetti.

Attraverso il Collaboration Hub di FLEX for Industry 4.0 e le funzionalità per lo scambio diretto (chat, screensharing, ecc.) o differito (FAQ, forum, document sharing, ecc.) di contenuti e per il coordinamento delle comunicazioni (kanban board, scrum, report, ecc.), gli operatori interni o esterni all’azienda coinvolti nei processi di produzione, possono visualizzare, pubblicare, condividere e gestire informazioni e dati su processi e attività in modo semplice e immediato.

Schema che sintetizza l'architettura di FLEX for Industry 4.0


Industrial Internet of Things

Sulla base dei paradigmi dell’Industrial Internet of Things i dati relativi a tempi, quantità, ordini, fermi o altre eventuali problematiche derivanti dal processo produttivo possono essere comunicati autonomamente e in tempo reale dagli impianti di produzione grazie al nuovo IoT gateway di FLEX for Industry 4.0 che collega e integra macchine, sensori, dispositivi, sistemi di automazione ed oggetti fisici.

I dati a disposizione vengono raccolti dalla Smart Factory Console di FLEX for Industry 4.0 che diventa quindi il luogo principale dove si concentrano le attività di interazione e collaborazione (uomo-macchina, uomo-uomo, macchina-uomo) tra gli operatori di produzione e gli elementi del sistema produttivo.

 


 

Richiesta informazioni



CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate

Flex for Industry 4.0 / Soluzioni per una fabbrica in trasformazione

Il nuovo paradigma di applicazioni integrate di Tecnest per la gestione della fabbrica 4.0

Per rispondere ai nuovi modelli della 4a rivoluzione industriale, in particolare nel contesto produttivo italiano, Tecnest ha ideato FLEX for Industry 4.0, il nuovo paradigma di soluzioni integrate per la gestione della fabbrica 4.0 con nuove applicazioni web, collaborative e smart per ottimizzare i processi di produzione e mettere in comunicazione sistemi, macchine e persone.

FLEX for Industry 4.0 rappresenta l’evoluzione delle soluzioni di Tecnest per la gestione dei processi produttivi che nasce dal connubio tra nuove tecnologie e applicazioni compliant con i paradigmi dell’Industry 4.0 e il patrimonio di competenze ed esperienze di Tecnest, specializzata da 30 anni in soluzioni informatiche e organizzative per il mondo manifatturiero.

La nuova soluzione si basa sulla sinergia tra due concetti che possono a prima vista sembrare antitetici ma che in realtà sono tra loro complementari e di fatto rappresentano, secondo Tecnest, la via verso l’Industria 4.0 più adatta per il contesto delle imprese manifatturiere italiane.


Cyber-physical system

Il primo è il concetto di Sistema Cyberfisico, un insieme di oggetti presenti fisicamente all’interno dello stabilimento produttivo (es. macchinari, utensili, prodotti, ecc..) che possono essere interconnessi con altri componenti del processo di produzione.

Il cambio di paradigma dei sistemi cyber-fisici

Questa interconnessione, che viene spesso descritta anche Industrial Internet of Things, avviene grazie alla creazione a livello informatico di una copia virtuale dell’oggetto fisico che ne registra caratteristiche, capacità e stati. In questo modo, sulla base delle informazioni raccolte, il singolo oggetto è in grado di prendere decisioni in maniera autonoma e di comunicarle direttamente ai componenti fisici vicini. In questo modo l’analisi dei dati e il decision making vengono decentralizzati, rendendo possibile delle risposte in real-time.

Dal punto di vista dei sistemi informatici, l’internet delle cose applicato alla fabbrica rivoluziona la classica architettura piramidale dei sistemi di produzione dove il MES rappresenta il collegamento tra il livello business ed il processo produttivo alla base della piramide. Nel modello dell’IIoT, si passa dai dispositivi collegati alle applicazioni, ad applicazioni e dispositivi collegati ad una infrastruttura di comunicazione centrale. L’innovazione viene dall’ubiquità dei potenziali produttori e consumatori di informazioni che rompe la rigidità dello scambio di dati verticale tra i diversi livelli della piramide.


Human-centered Manufacturing

Il secondo concetto è quello dello Human-Centered Manufacturing. Secondo alcuni studi, il nuovo paradigma dell’Industry 4.0 porterà a un passaggio da un modello di organizzazione basata sui compiti (task-centric) ad una basata sulle persone (human-centered).

In un sistema di produzione human-centered le fasi di pianificazione e realizzazione di un compito finiscono per coincidere in quanto la persona ha pieno controllo del processo e della tecnologia. Viene inoltre promosso lo sviluppo e l’utilizzo delle competenze personali e la creazione di un ambiente di lavoro positivo, collaborativo e socialmente interattivo.

Poiché, secondo questo modello, il fattore umano assumerà un ruolo chiave nell’ottimizzazione delle performance produttive, è di fondamentale importanza dotarsi di strumenti di lavoro e tecnologie che facilitino la collaborazione e l’interazione tra le persone, mettendo al centro la dimensione umana.

FLEX FOR I4.0


Sulla base di questi due principi, Tecnest ha studiato, all’interno del paradigma di soluzioni integrate FLEX for Industry 4.0, nuove funzionalità e tecnologie per veicolare dati, informazioni e messaggi tra prodotti-macchine e persone che completano e potenziano le soluzioni di Advanced Planning & Scheduling e di Manufacturing Execution System di Tecnest, abilitandole ai nuovi paradigmi dell’Industry 4.0.

Richiesta informazioni



CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate

Manifatturiero, come 30 anni di tecnologia hanno cambiato il settore. «La competitività dipende da una miglior organizzazione»

07.03.2017 Comunicato Stampa

Trent’anni di tecnologia applicata al manifatturiero sono un’eternità. Eppure i semi della quarta rivoluzione industriale di cui tanto si parla oggi risalgono proprio alla fine degli anni 80.

Fine anni '80 - anni '90: cambio di prospettiva

Fabio Pettarin e Mario Chientaroli - fondatori di Tecnest

«In quel periodo si è iniziato a cambiare prospettiva: non un’informatica fine a se stessa, ma quale occasione per migliorare la competitività della propria azienda», spiega Fabio Pettarin che diede vita in quegli anni insieme con Mario Chientaroli a Tecnest. «Non si trattava solamente di modernizzare gli strumenti con gli ultimi sistemi informativi, ma si iniziava a voler cambiare “vestito” all’azienda intervenendo direttamente sulla sua organizzazione, andando a migliorarne i processi. Un aspetto che oggi è ancor più sentito e richiesto dal mercato».

Trent’anni fa i mouse non erano ancora su tutte le scrivanie, i pc nelle aziende erano merce rara ed estremamente costosa e spesso l’informatizzazione si fermava alla gestione contabile ed amministrativa. «A partire dagli anni 90 l’avvento delle interfacce grafiche e, soprattutto, del web hanno di fatto aperto due grandi fronti: da una parte l’informatica è stata resa più accessibile; dall’altra, si sono velocizzate tutte le comunicazioni», ricorda Chientaroli.

Anni 2000 - oggi: un contesto sempre più complesso e competitivo

All’inizio del nuovo millennio l’accelerazione è stata repentina e le aziende si sono trovate nelle condizioni di dover gestire una complessità di informazioni in un mercato in profondo cambiamento.

«Le imprese manifatturiere oggi sono inserite in un contesto sempre più competitivo e complesso. La filiera è molto più articolata e distribuita sia in termini di fasi di lavorazione sia dal punto di vista geografico, con un crescente ricorso strategico al conto lavoro, lotti di produzione sempre più piccoli e ridotto time-to-market - spiega il cofondatore di Tecnest -.  La competitività è sempre più agguerrita, e non riguarda solo la varietà e la personalizzazione dell’offerta, ma anche la tempistica, la puntualità e la frequenza di consegna. Uno scenario che ha accentuato la necessità di rivedere e ottimizzare i propri processi produttivi anche attraverso sistemi e tecnologie avanzate con l’obiettivo di migliorare il servizio al cliente finale».
«Nel frattempo sono cambiati anche i nostri referenti: i primi nostri interlocutori le cui competenze in materia di pianificazione e gestione della produzione si basavano sull’esperienza hanno lasciato il posto a persone non solamente più giovani, ma con una formazione specifica in questi ambiti e quindi più orientate a mettere in discussione i processi organizzativi sulla base di obiettivi strategici» aggiunge Pettarin.

La 4a Rivoluzione Industriale: dalle nuove tecnologie a nuovi paradigmi organizzativi

Ripensare i processi, questo il punto. Le più recenti tecnologie connesse alla quarta rivoluzione industriale, dalle applicazioni web e smart all’internet of things, rappresentano strumenti evoluti per raggiungere questi obiettivi con modalità nuove che potenziano le soluzioni di Advanced Planning & Scheduling (APS) e Manufacturing Execution (MES) esistenti.
Lo scoglio è entrare nelle fabbriche e mettere mano ai sistemi di produzione. Un passaggio che non è stato semplice. «E non lo è tuttora», sottolinea Chientaroli. «Sotto il profilo dell’offerta, passi in avanti sono stati fatti, in particolare per rispondere alla complessità e alle esigenze di flessibilità delle pmi italiane che rappresentano la spina dorsale della nostra economia. In tal senso si sono affermate società specializzate capaci di studiare e realizzare soluzioni software di pianificazione e gestione della produzione flessibili e performanti che colmano il gap lasciato dai grossi sistemi ERP, spesso meno adatti al contesto produttivo italiano perché nati in ambiti industriali diversi dai nostri o focalizzati su altri processi aziendali. Sotto il profilo della domanda, registriamo dalle aziende un cambio di tendenza: si sta passando da una mera curiosità per le novità in campo tecnologico a precise richieste su come queste novità possono migliorare la loro competitività. Possiamo dire che c’è fame di conoscenza».

Per quanto coniato nel 2011, il termine industry 4.0 sta iniziando così a trovare concretezza oggi. «Gli incentivi che sono stati introdotti hanno rappresentato sicuramente uno stimolo - conclude Pettarin -. Di certo è che le pmi italiane, anche se lentamente, si stanno evolvendo con un cambio di approccio che è soprattutto un passaggio culturale: si passa dalla tecnologia fine a se stessa alla tecnologia per migliorare i processi organizzativi e la competitività sul mercato. Una variazione di prospettiva che è rivoluzionaria e che porta a risultati positivi a doppia cifra».

8.3.2017: VARESE NEWS http://www.varesenews.it/2017/03/manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore/601848/

8.3.2017 METEOWEB http://www.meteoweb.eu/2017/03/come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore-manifatturiero-la-competitivita-dipende-da-una-miglior-organizzazione/867331/

8.3.2017 PRIMAPAGINANEWS http://www.primapaginanews.it/dettaglio_news_hr.asp?ctg=12&id=375413

8.3.2017 PIANETABLOG http://www.pianetablog.com/manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore/

8.3.2017 GEONEWS http://it.geosnews.com/p/it/lombardia/va/economia-manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore-economia-varese-news_14880969

9.3.2017 IMPRESAMIA http://www.impresamia.com/made-italy-tecnes-manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore-la-competitivita-dipende-da-una-miglior-organizzazione/

9.3.2017 LOGISTICAMENTE http://www.logisticamente.it/Direttamente/10307/Manifatturiero_come_30_anni_di_tecnologia_hanno_cambiato_il_settore.aspx

9.3.2017 IL GIORNALE DELLE PMI https://www.giornaledellepmi.it/manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore-la-competitivita-dipende-da-una-miglior-organizzazione/

10.3.2017 L'OPINIONISTA http://www.lopinionista.it/manifatturiero-30-anni-tecnologia-cambiato-settore-13268.html

Manifatturiero, come 30 anni di tecnologia hanno cambiato il settore. «La competitività dipende da una miglior organizzazione»

07.03.2017 Comunicato Stampa

Trent’anni di tecnologia applicata al manifatturiero sono un’eternità. Eppure i semi della quarta rivoluzione industriale di cui tanto si parla oggi risalgono proprio alla fine degli anni 80.

Fine anni '80 - anni '90: cambio di prospettiva

Fabio Pettarin e Mario Chientaroli - fondatori di Tecnest

«In quel periodo si è iniziato a cambiare prospettiva: non un’informatica fine a se stessa, ma quale occasione per migliorare la competitività della propria azienda», spiega Fabio Pettarin che diede vita in quegli anni insieme con Mario Chientaroli a Tecnest. «Non si trattava solamente di modernizzare gli strumenti con gli ultimi sistemi informativi, ma si iniziava a voler cambiare “vestito” all’azienda intervenendo direttamente sulla sua organizzazione, andando a migliorarne i processi. Un aspetto che oggi è ancor più sentito e richiesto dal mercato».

Trent’anni fa i mouse non erano ancora su tutte le scrivanie, i pc nelle aziende erano merce rara ed estremamente costosa e spesso l’informatizzazione si fermava alla gestione contabile ed amministrativa. «A partire dagli anni 90 l’avvento delle interfacce grafiche e, soprattutto, del web hanno di fatto aperto due grandi fronti: da una parte l’informatica è stata resa più accessibile; dall’altra, si sono velocizzate tutte le comunicazioni», ricorda Chientaroli.

Anni 2000 - oggi: un contesto sempre più complesso e competitivo

All’inizio del nuovo millennio l’accelerazione è stata repentina e le aziende si sono trovate nelle condizioni di dover gestire una complessità di informazioni in un mercato in profondo cambiamento.

«Le imprese manifatturiere oggi sono inserite in un contesto sempre più competitivo e complesso. La filiera è molto più articolata e distribuita sia in termini di fasi di lavorazione sia dal punto di vista geografico, con un crescente ricorso strategico al conto lavoro, lotti di produzione sempre più piccoli e ridotto time-to-market - spiega il cofondatore di Tecnest -.  La competitività è sempre più agguerrita, e non riguarda solo la varietà e la personalizzazione dell’offerta, ma anche la tempistica, la puntualità e la frequenza di consegna. Uno scenario che ha accentuato la necessità di rivedere e ottimizzare i propri processi produttivi anche attraverso sistemi e tecnologie avanzate con l’obiettivo di migliorare il servizio al cliente finale».
«Nel frattempo sono cambiati anche i nostri referenti: i primi nostri interlocutori le cui competenze in materia di pianificazione e gestione della produzione si basavano sull’esperienza hanno lasciato il posto a persone non solamente più giovani, ma con una formazione specifica in questi ambiti e quindi più orientate a mettere in discussione i processi organizzativi sulla base di obiettivi strategici» aggiunge Pettarin.

La 4a Rivoluzione Industriale: dalle nuove tecnologie a nuovi paradigmi organizzativi

Ripensare i processi, questo il punto. Le più recenti tecnologie connesse alla quarta rivoluzione industriale, dalle applicazioni web e smart all’internet of things, rappresentano strumenti evoluti per raggiungere questi obiettivi con modalità nuove che potenziano le soluzioni di Advanced Planning & Scheduling (APS) e Manufacturing Execution (MES) esistenti.
Lo scoglio è entrare nelle fabbriche e mettere mano ai sistemi di produzione. Un passaggio che non è stato semplice. «E non lo è tuttora», sottolinea Chientaroli. «Sotto il profilo dell’offerta, passi in avanti sono stati fatti, in particolare per rispondere alla complessità e alle esigenze di flessibilità delle pmi italiane che rappresentano la spina dorsale della nostra economia. In tal senso si sono affermate società specializzate capaci di studiare e realizzare soluzioni software di pianificazione e gestione della produzione flessibili e performanti che colmano il gap lasciato dai grossi sistemi ERP, spesso meno adatti al contesto produttivo italiano perché nati in ambiti industriali diversi dai nostri o focalizzati su altri processi aziendali. Sotto il profilo della domanda, registriamo dalle aziende un cambio di tendenza: si sta passando da una mera curiosità per le novità in campo tecnologico a precise richieste su come queste novità possono migliorare la loro competitività. Possiamo dire che c’è fame di conoscenza».

Per quanto coniato nel 2011, il termine industry 4.0 sta iniziando così a trovare concretezza oggi. «Gli incentivi che sono stati introdotti hanno rappresentato sicuramente uno stimolo - conclude Pettarin -. Di certo è che le pmi italiane, anche se lentamente, si stanno evolvendo con un cambio di approccio che è soprattutto un passaggio culturale: si passa dalla tecnologia fine a se stessa alla tecnologia per migliorare i processi organizzativi e la competitività sul mercato. Una variazione di prospettiva che è rivoluzionaria e che porta a risultati positivi a doppia cifra».

8.3.2017: VARESE NEWS http://www.varesenews.it/2017/03/manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore/601848/

8.3.2017 METEOWEB http://www.meteoweb.eu/2017/03/come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore-manifatturiero-la-competitivita-dipende-da-una-miglior-organizzazione/867331/

8.3.2017 PRIMAPAGINANEWS http://www.primapaginanews.it/dettaglio_news_hr.asp?ctg=12&id=375413

8.3.2017 PIANETABLOG http://www.pianetablog.com/manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore/

8.3.2017 GEONEWS http://it.geosnews.com/p/it/lombardia/va/economia-manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore-economia-varese-news_14880969

9.3.2017 IMPRESAMIA http://www.impresamia.com/made-italy-tecnes-manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore-la-competitivita-dipende-da-una-miglior-organizzazione/

9.3.2017 LOGISTICAMENTE http://www.logisticamente.it/Direttamente/10307/Manifatturiero_come_30_anni_di_tecnologia_hanno_cambiato_il_settore.aspx

9.3.2017 IL GIORNALE DELLE PMI https://www.giornaledellepmi.it/manifatturiero-come-30-anni-di-tecnologia-hanno-cambiato-il-settore-la-competitivita-dipende-da-una-miglior-organizzazione/

10.3.2017 L'OPINIONISTA http://www.lopinionista.it/manifatturiero-30-anni-tecnologia-cambiato-settore-13268.html