L'industria Chimica: Considerazioni e Tendenze

  • L’industria chimica (in Europa e in Italia) ha un ruolo chiave per lo sviluppo economico e per il benessere, rendendo disponibili sostanze, prodotti, materiali innovativi e nuove soluzioni tecnologiche per praticamente tutti i settori economici.
  • Il settore copre il 6% della produzione manifatturiera ma il suo ruolo va ben al di là della dimensione perché l’innovazione incorporata negli intermedi chimici trova impiego in tutti i settori industriali.
  • Settore piuttosto eterogeneo dal punto di vista tecnico produttivo in quanto include prodotti che vanno dagli additivi, gas, pigmenti e coloranti alle vernici e smalti, fino ai detersivi e ai cosmetici. Sono infatti presenti 40 tipologie di produzioni raggruppabili in tre sottosettori, la chimica di base, la chimica fine e farmaceutica e la chimica delle specialità.
  • Settore soggetto a forte regolamentazione nell'ambito della qualità, sicurezza e ambiente. Ciò ha un impatto significativo sull’organizzazione e l’operatività delle imprese chimiche in quanto la corretta implementazione e applicazione delle normative è determinante per la competitività e la reputazione dell’industria chimica ma allo stesso tempo richiede un importante impiego di risorse e investimenti.
  • In Italia si stima siano attive quasi 3 mila imprese chimiche con un valore della produzione prossimo ai 57 miliardi di euro e circa 126 mila addetti. Considerando anche l’occupazione indiretta, i posti di lavoro attivati in Italia dalla chimica sono quasi 380 mila (fonte: Federchimica 2009)
  • Nel 2008 la restrizione creditizia e la crisi internazionale hanno messo in difficoltà le imprese chimiche in Italia: la produzione è calata in quantità del 5.5% (e del 4,1% in Europa).
  • Negli ultimi anni la propensione all’export delle imprese chimiche è stata in continua crescita, anche per effetto del sempre maggiore orientamento delle PMI verso i mercati esteri: nonostante la crisi, nel 2008 essa ha raggiunto il 39%, con un progresso di 14 punti percentuali in 15 anni. Sono aumentati anche gli investimenti produttivi all’estero che nel 2008 vedono coinvolte 127 imprese a fronte delle 102 nel 2000.
  • Importanza della ricerca e dell'innovazione per aumentare la competitività delle imprese: nella chimica la quota di imprese innovative è analoga a quella dei settori high tech e pari al 54% contro il 21% dell’industria manifatturiera. La chimica presenta, infatti, un gran numero di imprese innovative, più di 1500, tra le quali figurano anche tante PMI. Le spese di innovazione raggiungono 1,2 miliardi di euro, un terzo circa nella forma di ricerca strutturata interna (anno 2006)
  • Secondo le linee guida UE, Anche per la chimica assumerà importanza il ricorso a materie prime rinnovabili, ma non devono essere sottostimate le difficoltà tecniche e logistiche. Di conseguenza la possibilità di ricorrere in modo significativo a queste risorse è nel lungo periodo, per cui nel breve deve essere sostenuta soprattutto l’attività di ricerca.

L'industria Chimica: Considerazioni e Tendenze

  • L’industria chimica (in Europa e in Italia) ha un ruolo chiave per lo sviluppo economico e per il benessere, rendendo disponibili sostanze, prodotti, materiali innovativi e nuove soluzioni tecnologiche per praticamente tutti i settori economici.
  • Il settore copre il 6% della produzione manifatturiera ma il suo ruolo va ben al di là della dimensione perché l’innovazione incorporata negli intermedi chimici trova impiego in tutti i settori industriali.
  • Settore piuttosto eterogeneo dal punto di vista tecnico produttivo in quanto include prodotti che vanno dagli additivi, gas, pigmenti e coloranti alle vernici e smalti, fino ai detersivi e ai cosmetici. Sono infatti presenti 40 tipologie di produzioni raggruppabili in tre sottosettori, la chimica di base, la chimica fine e farmaceutica e la chimica delle specialità.
  • Settore soggetto a forte regolamentazione nell'ambito della qualità, sicurezza e ambiente. Ciò ha un impatto significativo sull’organizzazione e l’operatività delle imprese chimiche in quanto la corretta implementazione e applicazione delle normative è determinante per la competitività e la reputazione dell’industria chimica ma allo stesso tempo richiede un importante impiego di risorse e investimenti.
  • In Italia si stima siano attive quasi 3 mila imprese chimiche con un valore della produzione prossimo ai 57 miliardi di euro e circa 126 mila addetti. Considerando anche l’occupazione indiretta, i posti di lavoro attivati in Italia dalla chimica sono quasi 380 mila (fonte: Federchimica 2009)
  • Nel 2008 la restrizione creditizia e la crisi internazionale hanno messo in difficoltà le imprese chimiche in Italia: la produzione è calata in quantità del 5.5% (e del 4,1% in Europa).
  • Negli ultimi anni la propensione all’export delle imprese chimiche è stata in continua crescita, anche per effetto del sempre maggiore orientamento delle PMI verso i mercati esteri: nonostante la crisi, nel 2008 essa ha raggiunto il 39%, con un progresso di 14 punti percentuali in 15 anni. Sono aumentati anche gli investimenti produttivi all’estero che nel 2008 vedono coinvolte 127 imprese a fronte delle 102 nel 2000.
  • Importanza della ricerca e dell'innovazione per aumentare la competitività delle imprese: nella chimica la quota di imprese innovative è analoga a quella dei settori high tech e pari al 54% contro il 21% dell’industria manifatturiera. La chimica presenta, infatti, un gran numero di imprese innovative, più di 1500, tra le quali figurano anche tante PMI. Le spese di innovazione raggiungono 1,2 miliardi di euro, un terzo circa nella forma di ricerca strutturata interna (anno 2006)
  • Secondo le linee guida UE, Anche per la chimica assumerà importanza il ricorso a materie prime rinnovabili, ma non devono essere sottostimate le difficoltà tecniche e logistiche. Di conseguenza la possibilità di ricorrere in modo significativo a queste risorse è nel lungo periodo, per cui nel breve deve essere sostenuta soprattutto l’attività di ricerca.

Strumenti e Soluzioni

Le aziende operanti nel settore dell'Elettronica si trovano oggi a dover operare a velocità frenetiche gestendo nel contempo un’enorme quantità di informazioni di prodotto attraverso una supply chain globale in espansione.

La riduzione dei tempi per l’introduzione di nuovi prodotti, la pressione verso una diminuzione dei prezzi,i nuovi requisiti di conformità alle normative ambientali e di qualità, le complessità tecnologiche e il crescente affidamento all’outsourcing convergono nel loro insieme a creare maggiori rischi in termini di qualità e affidabilità della produzione.

Gestire aspetti quali la tracciabilità e il controllo qualità dei prodotti e dei componenti risulta quindi un fattore competitivo determinante per poter rispondere tempestivamente e con successo alle esigenze di questo mercato.


La soluzione software J-Flex per l'industria dell'elettronica:

All'interno della soluzione MES (Manufacturing Execution System) della suite proprietaria J-Flex, Tecnest ha elaborato funzionalità specifiche per rispondere alle particolari esigenze dell'industria dell'Elettronica, quali, ad esempio:


Funzionalità per la Tracciabilità di Prodotto e di Processo:

  • Definizione di opportune UMV (unità di movimentazione), fin dalle fasi di accettazione della merce, in base alle quali ogni  unità minima che richiede di essere tracciata viene etichettata dal sistema.
  • Lettura delle UMV di ingresso ad ogni fase del processo produttivo e successiva generazione e stampa delle UMV di uscita.
  • Generazione di tutti i legami di tracciabilità dal prodotto finito alle materie prime. Tali legami riportano i riferimenti sia ai lotti dei diversi componenti utilizzati, sia alle risorse produttive impiegate durante il processo (macchina e manodopera), permettendo quindi di risalire alla fonte degli eventuali problemi segnalati ad ogni livello della filiera.

Funzionalità per il Controllo Qualità di Prodotto e di Processo:

  • Piani di controllo per fase di lavoro con gestione delle eccezioni per gruppi di articoli e/o articolo e/o cliente
  • Gestione dei controlli dal benestare ai controlli in produzione
  • Gestione dei difetti rilevati con interfacciamento delle principali macchine di test in linea, gestione dei difetti riparati sui banchi di collaudo/ riparazione e dei pezzi scartati
  • Allarmi di reparto con varie soglie (sulla difettosità durante la produzione, sui difetti del singolo pezzo in funzione della  complessità..
  • Monitor di linea con cruscotto andamento difettosità)
  • Analisi statistiche dei dati tramite il specifici KPI dedicati alla qualità

Strumenti e Soluzioni

Le aziende operanti nel settore dell'Elettronica si trovano oggi a dover operare a velocità frenetiche gestendo nel contempo un’enorme quantità di informazioni di prodotto attraverso una supply chain globale in espansione.

La riduzione dei tempi per l’introduzione di nuovi prodotti, la pressione verso una diminuzione dei prezzi,i nuovi requisiti di conformità alle normative ambientali e di qualità, le complessità tecnologiche e il crescente affidamento all’outsourcing convergono nel loro insieme a creare maggiori rischi in termini di qualità e affidabilità della produzione.

Gestire aspetti quali la tracciabilità e il controllo qualità dei prodotti e dei componenti risulta quindi un fattore competitivo determinante per poter rispondere tempestivamente e con successo alle esigenze di questo mercato.


La soluzione software J-Flex per l'industria dell'elettronica:

All'interno della soluzione MES (Manufacturing Execution System) della suite proprietaria J-Flex, Tecnest ha elaborato funzionalità specifiche per rispondere alle particolari esigenze dell'industria dell'Elettronica, quali, ad esempio:


Funzionalità per la Tracciabilità di Prodotto e di Processo:

  • Definizione di opportune UMV (unità di movimentazione), fin dalle fasi di accettazione della merce, in base alle quali ogni  unità minima che richiede di essere tracciata viene etichettata dal sistema.
  • Lettura delle UMV di ingresso ad ogni fase del processo produttivo e successiva generazione e stampa delle UMV di uscita.
  • Generazione di tutti i legami di tracciabilità dal prodotto finito alle materie prime. Tali legami riportano i riferimenti sia ai lotti dei diversi componenti utilizzati, sia alle risorse produttive impiegate durante il processo (macchina e manodopera), permettendo quindi di risalire alla fonte degli eventuali problemi segnalati ad ogni livello della filiera.

Funzionalità per il Controllo Qualità di Prodotto e di Processo:

  • Piani di controllo per fase di lavoro con gestione delle eccezioni per gruppi di articoli e/o articolo e/o cliente
  • Gestione dei controlli dal benestare ai controlli in produzione
  • Gestione dei difetti rilevati con interfacciamento delle principali macchine di test in linea, gestione dei difetti riparati sui banchi di collaudo/ riparazione e dei pezzi scartati
  • Allarmi di reparto con varie soglie (sulla difettosità durante la produzione, sui difetti del singolo pezzo in funzione della  complessità..
  • Monitor di linea con cruscotto andamento difettosità)
  • Analisi statistiche dei dati tramite il specifici KPI dedicati alla qualità

Strumenti e Soluzioni

Le aziende operanti nel settore dell'Elettronica si trovano oggi a dover operare a velocità frenetiche gestendo nel contempo un’enorme quantità di informazioni di prodotto attraverso una supply chain globale in espansione.

La riduzione dei tempi per l’introduzione di nuovi prodotti, la pressione verso una diminuzione dei prezzi,i nuovi requisiti di conformità alle normative ambientali e di qualità, le complessità tecnologiche e il crescente affidamento all’outsourcing convergono nel loro insieme a creare maggiori rischi in termini di qualità e affidabilità della produzione.

Gestire aspetti quali la tracciabilità e il controllo qualità dei prodotti e dei componenti risulta quindi un fattore competitivo determinante per poter rispondere tempestivamente e con successo alle esigenze di questo mercato.


La soluzione software J-Flex per l'industria dell'elettronica:

All'interno della soluzione MES (Manufacturing Execution System) della suite proprietaria J-Flex, Tecnest ha elaborato funzionalità specifiche per rispondere alle particolari esigenze dell'industria dell'Elettronica, quali, ad esempio:


Funzionalità per la Tracciabilità di Prodotto e di Processo:

  • Definizione di opportune UMV (unità di movimentazione), fin dalle fasi di accettazione della merce, in base alle quali ogni  unità minima che richiede di essere tracciata viene etichettata dal sistema.
  • Lettura delle UMV di ingresso ad ogni fase del processo produttivo e successiva generazione e stampa delle UMV di uscita.
  • Generazione di tutti i legami di tracciabilità dal prodotto finito alle materie prime. Tali legami riportano i riferimenti sia ai lotti dei diversi componenti utilizzati, sia alle risorse produttive impiegate durante il processo (macchina e manodopera), permettendo quindi di risalire alla fonte degli eventuali problemi segnalati ad ogni livello della filiera.

Funzionalità per il Controllo Qualità di Prodotto e di Processo:

  • Piani di controllo per fase di lavoro con gestione delle eccezioni per gruppi di articoli e/o articolo e/o cliente
  • Gestione dei controlli dal benestare ai controlli in produzione
  • Gestione dei difetti rilevati con interfacciamento delle principali macchine di test in linea, gestione dei difetti riparati sui banchi di collaudo/ riparazione e dei pezzi scartati
  • Allarmi di reparto con varie soglie (sulla difettosità durante la produzione, sui difetti del singolo pezzo in funzione della  complessità..
  • Monitor di linea con cruscotto andamento difettosità)
  • Analisi statistiche dei dati tramite il specifici KPI dedicati alla qualità